Bailey ha 31 anni ed è single...ma non per scelta. Quando aveva 6 anni ha cominciato ad accusare i primi sintomi del disordine ossessivo compulsivo ( O.C.D. ) ereditato dal padre. Le ha condizionato la vita fin da piccola, ma con una terapia costante e il surf come esercizio fisico, riesce a dominare i suoi tic in modo da non compromettere ogni rapporto interpersonale. Al lavoro ha le sue manie, entrare in ufficio precisamente alle 7.58, disporre le penne sulla scrivania per colore di importanza, usare l'igienizzante sanitario per le mani esattamente alle ore 12.00. Cerca con tutta se stessa di usare una massiccia dose di disinvoltura per nascondere che ogni gesto è dettato da una esigenza impellente che potrebbe degenerare in forte attacco d'ansia, perché se non la sfoga potrebbe "finire il mondo" o "qualche disastro apocalittico". E' in questo modo che la patologia condiziona la sua vita.
“Yes, these are the thoughts that occupy my brain on a daily basis: How many steps to take. How many hairbrush strokes. Making sure I line up my proofreading pens just so. Making sure my make-up is just so. Sitting in my fucking desk chair just so. It’s exhausting living a “just so” life. And I don’t want to do it, but the idea of not counting, not arranging, not tic-ing sends my heart reeling with anxiety.”
Inutile dire che non è facile trovare un partner comprensivo, disponibile, che abbia la pazienza e la motivazione di assecondare le urgenze di Bailey. Una volta, è arrivata anche a fidanzarsi ma il futuro sposo non ha sopportato la pressione ed ha abbandonato la nave. Bailey ci mette una croce sopra, chi vorrebbe stare insieme a una come lei? Meglio stare da soli ma appagata nel soddisfare le sue esigenze che in continua apprensione per un rapporto d'amore che potrebbe spezzarle il cuore ancora una volta.
Reece si è da poco trasferito a Wilmington - North Carolina, per lavorare come responsabile creativo in una società pubblicitaria. La stessa dove lavora Bailey. Il loro primo incontro è molto causale, uno scambio di parole tra colleghi su argomenti di lavoro. Entrambi si piacciono ma, mentre Bailey non sogna nemmeno di potergli interessare, Reece la trova molto sexy, riconosce subito la sua condizione ma non è inorridito o scoraggiato, a lui piace così com'è, con tic e manie!
“I have a condition!” I blurted. Silence. “Like an STD?” he asked. “God no! No! Oh my God.” I blushed profusely and turned my face, burying it in my pillow. “Okay. So, no STD,” Reece said. “By the way, it would have been okay if you had. We’d figure out how to work with it.” “Oh. My. God. Stop talking about STDs,” I demanded. “You got it.”
Dopo un breve corteggiamento, Reece e Bailey iniziano la loro storia d'amore. Si tratta di un rapporto decisamente anticonvenzionale. Anche se Bailey può sembrare vulnerabile e vincolata alla sua malattia, non si lascia mettere i piedi in testa. Reece, è inesperto ma motivato nella sua decisione di starle accanto, cerca di comprenderla parlando dell'argomento, chiedendole consigli. Non vuole demonizzare la sua malattia ma nemmeno ignorarla, fa parte di lei e desidera solo gestirla al meglio.
“I just wanna belong, Bailey,” he said softly. “I wanna belong in your world with your friends and your hobbies and your gardens. That’s all. I wanna know everything about you, even if I have to bully it out of you. Put you on the spot. Make you uncomfortable. ‘Cause I can’t get enough of you.”