domenica 17 settembre 2017

RITORNO ALLA CASA DEI RICORDI di Helen Pollard



Cielo azzurro, un nuovo amore e un bicchiere di Bordeaux… Cosa si può chiedere di più? Emmy Jamieson ha deciso di lasciarsi la vecchia vita alle spalle e di trasferirsi a La Cour des Roses, una splendida pensione in mezzo a vigneti francesi, che sarà lei a gestire. La prima prova alla quale far fronte è l’arrivo dell’eccentrica famiglia Thomson, che ha prenotato una vacanza per festeggiare le nozze d’oro. Emmy si sente all’altezza della sfida, soprattutto perché può contare su Alain, il bel ragazzo dell’amministrazione, dagli occhi color caramello. Non ha però fatto i conti con l’ingombrante presenza di un blogger davvero insopportabile, che si aggira nudo per la pensione, né con il ritorno di Gloria, la moglie fedifraga del proprietario, che ha qualcosa da ridire sul nuovo ruolo di Emmy. Ma anche la situazione finanziaria e l’insospettabile Alain si rivelano ben presto diversi da quanto aveva immaginato... Possibile che il futuro da sogno che Emmy immaginava stia per crollare?
Se non avete ancora letto il primo romanzo di questa serie, vi consiglio di non andare oltre, perché potreste incappare in
SPOILER
involontari dovuti al primo romanzo.

Alain sorrise. E vedete, il problema era proprio quello. Quel sorriso. Avrei potuto fare qualunque cosa quando mi sorrideva in quel modo.

Avevamo lasciato Emmy con un grandissimo dubbio amletico: tornare a casa e ricominciare senza Nathan o mollare tutto e scrivere un nuovo capitolo della propria vita?
Ebbene, Emmy ha trovato il coraggio di voltare le spalle al passato; mette in affitto la casa che divideva con Nathan, si licenzia e si trasferisce in Francia, ed esattamente alla Cour des Roses. Rupert, vecchia volpe, è riuscita a convincerla a mettersi in gioco e a ricominciare da un posto che è riuscita a entrarle nel cuore. Diventa una sorta di coproprietaria del B&B che una volta Rupert gestiva insieme alla moglie Gloria, ma dopo la scappatella con l’ex fidanzato di Emmy, ha rimesso in discussione il ruolo della moglie.

Restammo in silenzio e io consultai il mio, di istinto, il quale stava attualmente urlando che Rupert potesse davvero riprendere Gloria con sé. Per quanto non volessi tirare in ballo la mia situazione personale, non potevo ignorare la consapevolezza che, se l’avesse fatto, io sarei stata tagliata fuori.

I progetti sono tanti, ed è ora di liberare quei sogni chiusi nel cassetto. La dolce Emmy dà anima e corpo alla Cour, e fa il possibile affinché i clienti si trovino a loro agio, di modo da dare loro la certezza che quello è il posto giusto per trascorrere qualche giorno di relax. Peccato che le cose non siano sempre facili e il più delle volte si complicano, come quando alla pensione alloggia un critico di strutture per le vacanze, e una figlia (assillante) con la propria madre. Peccato che il suddetto blogger abbia il vizio di dormire nudo e che soffra di sonnambulismo, che un’anziana signora cada e si sloga il polso e che Emmy, in preda a una crisi di nervi, non conosca il numero del pronto soccorso locale.
L’inizio non sembra essere dei migliori, ma Emmy non si arrende, cerca di migliorare il sito, cerca di farsi lasciare quante più recensioni positive, anche dai vecchi clienti per cercare di guadagnare punti agli occhi dei nuovi papabili clienti. Una nuova sfida attenderà Emmy dietro l’angolo, e un ritorno inaspettato lascerà tutti senza parole, perché Gloria farà la sua entrata quando Rupert meno se lo aspetta. Quale sarà la reazione di Rupert? Ma soprattutto perdonerà il tradimento della moglie?
E quale ruolo sarà il ruolo di Emmy?

Oh, era quell’aspetto che amavo della Cour des Roses e delle persone che la frequentavano. L’amicizia, per cui nessun problema era mai troppo grande. Le crisi che potevano essere superate con il gioco di squadra. La birra fredda e le risate chiassose. La vita poteva essere molto peggio.

Partiamo da questo presupposto, per me il primo libro avrebbe anche potuto finire in quel modo, perché penso che a volte è bello fantasticare e crearsi il sequel perfetto nella propria testa, ma… perché c’è un MA… ammetto che sono contenta di aver ritrovato questa dolcissima protagonista. Anche in questo secondo romanzo continua a mantenere un carattere mite, cerca di sedare le situazioni di panico con molto savoir faire, nonostante dentro di sé prevalga il panico totale; il suo buon cuore raggiunge la maggior parte dei cittadini locali che la accolgono con affetto e calore, tirando un sospiro di sollievo nel sapere che Gloria abbia deciso di andare via, e il suo successivo ritorno viene accolto con il malcontento generale.
Continua lo studio della lingua francese, e in questo Alain giocherà un ruolo fondamentale. Avete idea di quanto dolce possano suonare anche le più semplici parole? E immaginate che a pronunciarle sia un uomo, per la precisione un commercialista, che ha un certo fascino e che è riuscito a conquistarsi un posto d’onore nel cuore della nostra Emmy. Alla fine Rupert aveva ragione che entrambi erano fatti l’uno per l’altra, ma oscuri segreti stanno per venire alla luce ed Emmy non è in grado di accettare altre bugie. Ha mollato tutto per inseguire i suoi sogni e vivere la sua favola, eppure sembra che il tutto si stia per tramutare in un incubo dal quale volersi svegliare.
Adoro questa serie, adoro i protagonisti principali e secondari, adoro l’ambientazione e mi piacerebbe prendere il primo volo per andare a visitare la Cour des Roses, assaggiare i piatti locali e restare affascinata dal festival del jazz che si tiene ogni anno.

Adoravo stare sul retro della casa; il mio piccolo nascondiglio personale. Adoravo prendermi le pause caffè in quello splendido giardino con la testa di un cane appoggiata sulle ginocchia, invece che in una città affollata o nel cucinotto in ufficio, pieno di tensione.

Un sequel degno del primo romanzo. Incalzante, emozionante, pieno di colpi di scena che tengono alta l’attenzione del lettore, il tutto con una descrizione minuziosa del paesaggio che completa questo quadro perfetto. La narrazione in prima persona permette come sempre di calzare i panni della protagonista e fare proprie le sensazioni del momento.                           Riuscirà la dolce Emmy a concedere il perdono alla persona che ama e trovare così il tanto agognato lieto fine? Se avete letto il primo, non potete assolutamente perdervi questo romanzo! Ammetto di essere curiosa sull’evoluzione di alcuni personaggi, e chissà che l’autrice non ci sorprenda con quella inattesa notizia!

Helen Pollard, scrive sin da quando è bambina e da sempre preferisce le storie dei romanzi alla vita reale. Pensa che la chiave per un libro di successo sia creare buoni personaggi. Le piace tratteggiarli, attraverso la sua scrittura, in un modo ironico e che li renda cari al lettore. Helen è membro della Romantic Novelists’ Association e della Society of Authors. La Newton Compton ha pubblicato La piccola casa dei ricordi perduti e Ritorno alla casa dei ricordi.


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